Industria della ceramica: la sfida dell’efficienza energetica tra sostenibilità e competitività

L’efficienza energetica nell’industria è un tema sempre più all’ordine del giorno in questo momento storico. Da una parte l’impennata dei prezzi dei combustibili fossili ha dato sicuramente una forte spinta verso la transizione ecologica; dall’altra c’è l’impegno globalmente assunto a contrastare i cambiamenti climatici. Dagli Accordi di Parigi alla Conferenza di Glasgow è stato ribadito come l’obiettivo di limitare l’innalzamento della temperatura ben al di sotto dei 2°C non possa più essere rimandato. Naturalmente all’industria spetta un ruolo di primo piano nel portare avanti questa sfida. La necessità di decarbonizzare i processi produttivi riguarda tutte le aree di business, ma diventa ancora più importante per i settori ad alto consumo energetico e conseguentemente ad elevata emissione di CO2. Tra questi troviamo anche l’industria della ceramica per la quale tecnologia e innovazione offrono però interessanti prospettive di risparmio energetico, con conseguenze positive sia sull’impatto ambientale sia sulla competitività delle aziende.

Il punto di partenza quando si parla di efficienza energetica è che questo concetto non può essere trattato in maniera generale, ma è sempre necessario calarlo in un contesto specifico di cui vanno considerate tutte le dinamiche. Solo in questo modo è possibile supportare le aziende con un programma concreto fatto di investimenti adeguati e risultati tangibili. È quello che Progetti fa per il mondo dell’industria della ceramica, nel quale opera con un’esperienza di oltre 40 anni.

“Quando parliamo di consulenza energetica – spiega il Ceo di Progetti Marco Loravogliamo indicare un servizio di efficientamento che è il risultato di una attenta progettazione basata sui reali fabbisogni, funzionale al processo ceramico e sviluppata su misura per il cliente. Inoltre, siamo convinti che una soluzione efficiente possa dirsi veramente tale solo se è effettivamente testata sul campo”.

All’interno di questo approccio personalizzato Progetti porta il valore aggiunto di una profonda conoscenza del settore ceramico e la specializzazione nell’ingegneria impiantistica MEP. Dal primo aspetto deriva la capacità di valutare le soluzioni per l’ottimizzazione dei consumi senza mai mettere a repentaglio la qualità del prodotto e anzi incrementando il rendimento. Dal secondo nasce l’abitudine a ragionare in termini di sistema e secondo una visione naturalmente orientata alla sostenibilità ambientale e di gestione.

È noto che il fabbisogno energetico dell’industria ceramica è molto alto, in particolare l’energia termica utilizzata è davvero grande. I forni, soprattutto, consumano molta energia per l’elevata temperatura che devono raggiungere e i fumi che fuoriescono da questi superano i 150°C. Recuperare il calore dagli scarichi dei camini è sicuramente strategico. Progetti ha sviluppato avanzate soluzioni tecniche che permettono di catturare e immagazzinare questa energia, altrimenti dispersa, attraverso sistemi di recupero diretto e indiretto. L’energia viene poi riutilizzata per l’alimentazione degli essiccatoi, fornendo un calore secco che opportunamente miscelato con aria umida consente di rispettare tutti i set point per la migliore qualità dei processi di essiccazione. Ma non c’è solo il riuso energetico per gli essiccatoi. Lo scopo della consulenza energetica, infatti, è quello di rivedere tutta la filiera di approvvigionamento e distribuzione di energia, rendendola più efficiente. L’energia termica recuperata dagli scarichi, utilizzando l’acqua come vettore, può alimentare ad esempio i sistemi di riscaldamento delle sale colaggio o della barbottina.

La visione può e deve essere ancora più generale. Per progettare il miglior scenario energetico bisogna considerare tutti gli aspetti: gli impianti, le diverse aree produttive, la stessa struttura dello stabilimento. E per ciascun aspetto è necessario chiedersi quali potenzialità di risparmio possono esserci.

L’audit energetico di Progetti segue una metodologia articolata. Si parte dalla raccolta e dall’analisi preliminare dei dati, questi vengono integrati con i dati raccolti attraverso una visita sul campo e solo a questo punto si arriva alla proposta di efficientamento energetico. La previsione dettagliata e misurabile sui benefici attesi permette di fornire un quadro preciso del tempo di ritorno e quindi della sostenibilità degli investimenti.

Dopo l’audit energetico il supporto al cliente prosegue con l’ingegneria di sistema e con il monitoraggio dei risultati che devono essere in linea con quanto garantito. In questo modo si riesce a fornire un supporto totale che contempla in primis l’aspetto ingegneristico e impiantistico, ma non tralascia nemmeno i benefici che possono derivare dagli aspetti organizzativi e gestionali.

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